Mezcal non dimentica… da Remo Capitani a Massimo Capitani

In Eventi IT by Alberto

– ‘Mezcal non dimentica!’
– ‘Lo credo bene.’

Queste sono le uniche parole da cui può iniziare questo articolo.
Camposecco per Mezcal è diventato indimenticabile a causa di Bambino.
Per noi lo è diventato grazie alla presenza di Massimo Capitani, il cui padre Remo Capitani era appunto il celebre messicano di 'They called me Trinity'.

 

Sul Set di un film, questa è la sensazione provata.
Da un lato per la presenza di Massimo Capitani, che chiede il ciak per salutare il pubblico.
Dall’altro per la location di Camposecco, luogo non solo di Trinità ma anche di intramontabili pellicole cinematografiche.

Ma procediamo con ordine.

C’è un paese nel Lazio che richiama fortemente le atmosfere del West e quelle sensazioni di paese del Nuovo Messico: Camerata Nuova.
Ricordate Agua Caliente di ‘Per un pugno di dollari?’.
Sarà stato per il caldo, sarà per la compagnia ma tutto richiamava echi di spaghetti western.

Appena si arriva a Camerata Nuova si ha la sensazione di aver raggiunto l’ultima cittadina prima di avventurarsi nella prateria.
Ed ecco perchè vale la pena di bersi un buon whiskey da Vincenzone, così da carburare bene corpo e spirito per prepararsi alla salita verso Camposecco che parte da lì poco distante.

Quando si entra nel bar, anzi, nel Saloon di Vincenzone l’accoglienza è calorosa e avvolgente.
Sia da parte sua che della figlia e tutti i presenti.
Sarebbe sufficiente aggiungere solamente il suono di un piano di sottofondo e l’ambiente western diventerebbe completo.

Da Camerata Nuova percorrendo una strada rurale con un fuoristrada in 20 minuti si arriva a Camposecco.
Una salitella finale e si apre poi lo scenario di un altopiano di 4×4 chilometri.

Leggendario.

Si respira pienamente l’aria del grande Cinema che su quelle vie è passato innumerevoli volte non molto tempo fa, lasciando il solco indelebile nella memoria collettiva con pellicole come ‘Preparati la bara’, 'They called me Trinity' …e moltissimi altri.

Cavalli allo stato brado e mucche entrano in questa cornice, il vento passa tra le colline e così in un momento sembra subito di sentire il celebre motivo della valle dei mormoni e una voce che echeggia:

– ‘Salve fratelli!’.

Remo ‘Mezcal’ e Massimo Capitani

 

Quale luogo migliore se non Camposecco, per incontrare Massimo Capitani?

Il suo saluto goliardico, la sua risata, il cappello, il viso… ogni particolare è pressochè identico al padre, tanto che per qualche momento è facile chiedersi se non sia lui Remo Capitani.

 

Con grande cuore ci ha aperto i suoi ricordi, parlandoci della grande bontà di Remo e raccontandoci di come ha preso forma quel Cinema che ci ha fatto e ancora ci fa sognare.
Così si percepisce come prende forma l’arte cinematografica, un grande meccanismo artistico dove ogni singola persona è importante: dalla comparsa all’attore principale, dal macchinista al regista… e così via.

 

Come in un puzzle, non potrebbe prendere forma nulla se non ci fosse questa consapevolezza dove ognuno ha il proprio fondamentale ruolo.

Fino a giungere alle ultime presenze sulle grandi pellicole di Hollywood, ad esempio Remo Capitani ha recitato anche in Gangs of New York di Scorsese.

 

Per esprimere la nostra riconoscenza abbiamo donato un acquerello appositamente realizzato, accompagnato da una copia del libro ‘Nella valle del San Joaquin’ e una targa di Camposecco Far West, un binomio e una partnership di cui siamo lieti che sta generando moltissime situazioni uniche.


Compagno di questo viaggio memorabile è stato Alberto Corridori, assieme a Francesco Romano e Gianpaolo Gentile… tutti coinvolti in una unica grande passione: il Cinema Western!