Ferragosto con Terence Hill – Dai fagioli al libro sul Cinema

In Eventi IT by Alberto

Un caffè con Terence Hill per donargli la prima copia de ‘I fagioli comunque… erano uno schifo’.

Tutto ciò che è creato con passione è Arte, indipendentemente dall’ambito.
Nell’Arte si dice che se il risultato sembra semplice vuol dire che si è fatto un buon lavoro.
Se il pubblico non percepisce il lavoro svolto dietro alle quinte, tutto prende forma spontanea e naturale.

Il Libro di Marcello Vicini esplora con grande passione e minuziosità quel dietro alle quinte, per onorare tutti quei fantastici professionisti che hanno reso possibile quel Cinema che ha segnato la nostra infanzia e adolescenza creando miti dal West ad ogni ambito dell’immaginazione.

Nella copertina de ‘i fagioli comunque erano uno schifo’ disegnata da  Alberto Baldisserotto Terence Hill e Bud Spencer  fanno da porta di ingresso a questo universo dietro le quinte, dove leggendo il Libro ci si ricorda che per ogni dettaglio in ogni film ci sia realmente qualcuno a cui dire ‘Grazie’.

Grazie a tutte queste persone per aver trasmesso attraverso il proprio lavoro una passione con cui ha preso luce una stella, a cui ispirarsi.

A partire da Terence Hill, che ha accolto con entusiasmo la prima copia della pubblicazione.

Terence Hill osserva la prima copia de 'I fagioli comunque... erano uno schifo'

Terence Hill osserva la prima copia de ‘I fagioli comunque… erano uno schifo’

Non solo un Libro sul Cinema

‘I fagioli comunque… erano uno schifo’ è un docu-romanzo con una forma simile alla Sceneggiatura di un film.
Leggendolo si ha l’impressione di andare attraverso il grande schermo, così come Alice è andata attraverso lo specchio, dove un Cinema epico e apparentemente lontano trova posto nella realtà attuale.
Questa sensazione si genera perchè l’arte cinematografica è resa possibile da molteplici persone: registi, attori, attrici, stuntman, produttori, tecnici del settore cinematografico e non ultimi Terence Hill e Bud Spencer, intervistati da Marcello Vicini che ha così connesso 70 personalità in una pubblicazione.

L’edizione è curata nella copertina e nell’impaginazione grafica da Alberto Baldisserotto, accompagnato nella forma con una preziosa e originale custodia in pelle de L’Artigiano Martino Cucchi e curato nell’editing da Clizia Rocchi, affinchè il progetto editoriale prendesse forma nel libro pubblicato da Carlo Filippini prodotto da Camperos – Boots Miami.

Come tutti i fan, da sempre sognavamo di poterli rivedere assieme: Terence Hill e Bud Spencer.
Il Libro è stato consegnato da Marcello Vicini ed Elisabetta Bollini a Terence Hill, creando questo ideale ricongiungimento.

Terence Hill con Elisabetta Bollini e Jess Hill

Terence Hill con Elisabetta Bollini e Jess Hill

Un’unione in cui crede e che sostiene anche B&T Style Pictures, ad esempio con Trinità e Bambino ‘Nella valle del San Joaquin‘.
La differenza è che non è un volume a fumetti dedicato a Trinità & Bambino ma un libro in cui si apre il mondo reale che ruota attorno al Cinema di Terence Hill & Bud Spencer, composto da persone che hanno fatto la storia del Cinema come Eugenio Alabiso, Franco Nero, Massimo Capitani, Ottaviano Dell’Acqua, Davide Mancori, Carlotta Bolognini… solo per citarne alcuni.

Terence Hill osserva la copertina de 'I fagioli comunque... erano uno schifo'

Terence Hill osserva la copertina de ‘I fagioli comunque… erano uno schifo’

Con Terence Hill è come essere al Caffè degli Artisti

Passare del tempo con Terence Hill fa capire quanto la sua Arte coincida con la persona.
Il suo sorriso, il suo modo di fare si riflette nei suoi film così come nella realtà.
La sua grandezza sta proprio qui: essere quello che è davanti e dietro la macchina da presa, come si può evincere dalle testimonianze come quella di Cinzia Arnolfa Pacino di Terence Hill Fanclub Spoleto.

Terence Hill con Cinzia Arnolfa Pacino del Terence Hill Fanclub di Spoleto

Terence Hill con Cinzia Arnolfa Pacino del Terence Hill Fanclub di Spoleto

Non c’è finzione.
Terence Hill e Mario Girotti sono la stessa persona.
Una persona dotata di grande senso dello humor.
Al punto da firmare la locandina di ‘Dio perdona… io no!’ con l’appellativo di Cat Stevens.

Arrivando a siglare la maglia di ‘Lo chiamavano Trinità…’ con una orgogliosa ‘X’, fedele all’analfabetismo del personaggio Trinità.
Tutto con una bella e sana risata spensierata.
Quell’aria di spensieratezza e quella leggerezza che non è superficialità, ma semplicità che arriva da una grande umanità e competenza professionale.

L’occasione d’incontro ha permesso anche di fare un dono a Terence Hill.

Oltre al Libro gli è stato regalato un quadro che rappresenta la copertina del primo volume a fumetti ‘Nella valle del San Joaquin’, per celebrare l’ottenimento del titolo di Best Seller con l’edizione Frike Comics e i 13.000 folllower su Facebook.
Gli è stato donato per dirgli grazie per aver creduto realmente in B&T Style Pictures, con Bud Spencer e le famiglie Zingarelli e Barboni, investendo la sua persona e il suo tempo su chi veramente ha nome ‘Nessuno’.

Terence Hill con il quadro di Alberto Baldisserotto, nobilitato da Artory

Terence Hill con il quadro di Alberto Baldisserotto, nobilitato da Artory

Il quadro è realizzato con una tecnica di nobilitazione speciale firmata Artory che ha reso i contorni delle figure in rilievo, le ombre verniciate e le parti in metallo riflettenti.
Un risultato che trasmette senso di tridimensionalità quando lo si osserva.
Un effetto finale che anche per il materiale ecologico MDF su cui è riprodotto crea un effetto altamente western.

Grazie, Terence Hill!